Il passo del San Gottardo! – SVIZZERA “ON THE ROAD”
Vi è mai capitato di passare una giornata intera in macchina e di vedere, nell’arco di qualche ora, dei posti diversissimi tra loro? A me è capitato qualche settimana fa e voglio raccontarvi la mia esperienza.
Il mio viaggio on the road in Svizzera è durato tutta la giornata, nel corso della quale oltre ad aver attraversato vari Cantoni, ho avuto anche il piacere di scoprire e di ammirare degli scenari davvero unici e molto differenti tra loro.
Il mio viaggio, in compagnia delle mie due guide Laura e Davide, parte da Lugano, una delle città più belle che io abbia visto fino ad ora (di cui vi parlerò bene in un articolo), pulita, verde e con uno stile tutto particolare. La cosa più bella della partenza è stata quella di non aver avuto una destinazione ben precisa e di aver avuto, invece, la consapevolezza che ci saremmo potuti fermare in qualsiasi momento se avessimo trovato uno scenario o una cittadina particolarmente caratteristica.
Infatti dopo circa un’oretta di auto, il primo scenario mozzafiato: Il passo del San Gottardo.
Il passo del San Gottardo è un luogo veramente molto caratteristico che permette di assaporare un po’ la Svizzera, quella vera, quella selvaggia, quella fatta di montagne a strapiombo e di viste mozza fiatanti. In particolare, questo passo, ci riporta un po’ indietro nel tempo, perché durante tutto il tragitto per arrivare in cima si scorgono vecchi e nuovi edifici, alcuni utilizzati oggi come caserme (perché in Svizzera è tutt’ora attivo il servizio militare dopo il compimento del diciottesimo anno di età). La pace e la solitudine di quegli edifici è sconcertante da un lato ed assolutamente emozionante dall’altro, vedere un edificio ogni molti chilometri mi ha portato lontano dall’idea della città, delle strade, del caos, del baccano della quotidianità.
Lungo la strada per arrivare in cima, scorgo, guardando fuori dal finestrino la vecchia strada per raggiungere la cima del San Gottardo, molto simile a quelle che siamo soliti vedere nei film western: sterrata, piena di curve a gomito, impervia. Chissà molti anni fa quanto doveva essere duro arrivare fino in cima e soprattutto chissà quanto tempo ci voleva!
Oggi invece esiste una lunghissima galleria di 15km attraverso la quale in appena dieci minuti è possibile attraversare l’intera montagna.
Noi invece dopo una mezz’oretta siamo arrivati sul San Gottardo e lo scenario è cambiato immediatamente (ed anche la temperatura!). Lunghe e smisurate distese di verde baciate dalla luce del sole hanno lasciato spazio ad un cielo cupo e coperto dalla nebbia, dovuta probabilmente alla forte escursione termica. Ci sarebbero milioni di parole per descrivervi lo scenario, ma preferisco farvi vedere delle foto e capirete tutto!
Uno scenario surreale, considerando che mezz’ora prima c’erano 18° ed una bella giornata di sole! Con la sua nebbia, con i suoi -3° questo posto mi ha scaldato il mio cuore (congelandomi tutto il resto del corpo).
Prima di lasciarvi vorrei darvi alcune semplici indicazioni:
- ricordate che se arrivate in Svizzera con la macchina, dovete avere il “bollino” valido per l’autostrada ed ha un costo di 40€;
- rispettate SEMPRE i limiti di velocità e mantenete sempre le distanze di sicurezza;
- abbandonate la “mentalità italiana” che tutti noi abbiamo alla guida, perché rischiereste di avere problemi molto seri.
- rispettate alla lettera il codice della strada.
Tutte le foto sono state scattate con la mia GoPro. Questo articolo non è frutto di alcuna collaborazione o sponsorizzazione con GoPro, la utilizzo perché la ritengo il mezzo più versatile e funzionale quando viaggio, specialmente se ho dei limiti stringenti sul peso dei bagagli.